“Governare le organizzazioni nel rumore e nel caos” è oggetto di 2 presentazioni il 14 e 15 maggio 2024:
Club Dirigenti Tecnologie dell’Informazione
“Governare le organizzazioni nel rumore e nel caos” è oggetto di 2 presentazioni il 14 e 15 maggio 2024:
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Nel numero di Sviluppo & Organizzazione in uscita prendiamo lo spunto dall’ultimo libro di Mintzberg, per affrontare un tema organizzativo molto attuale. Le grandi imprese globali stanno attraversando una fase di cambiamento senza precedenti nelle loro strutture.
Questi cambiamenti riflettono un’insoddisfazione e un’inquietudine nel management, con un’accentuata centralizzazione
delle funzioni chiave nel quartier generale e un’espansione delle funzioni trasversali come finanza, HR, sostenibilità e tecnologia.
In questo, forse la sfida principale consiste nel rivedere i fondamenti dell’autorità manageriale, cercando una legittimazione morale
attraverso scopi organizzativi significativi e orientati al bene comune. Questa prospettiva offre una via da percorrere per un management
più responsabile e orientato al futuro, fondato su valori etici e collaborativi, ma non è tutto così semplice né così scontato. C’è molto da dibattere e continueremo a farlo con altre iniziative.
Il tema “Educare al lavoro” oggetto del prossimo Forum-di-Sviluppo-&-Organizzazione riguarda anche il ruolo svolto dai manager nelle aziende. In merito ripropongo l’analisi forse ancora attuale di un mio articolo del 1989 su il management come problema che inquadra “limiti e squilibri… che riguardano il management e la sua cultura” e sono “all’origine anche di molte delle occasioni che continuamente si perdono di valorizzare e responsabilizzare maggiormente il lavoro”.
La newsletter di parole di management riporta l’intervento di Gianfranco Dioguardi sul mio libro Governare le organizzazioni nel rumore e nel-caos
Nell’intervista a Repubblica Christine lagarde offre un quadro realistico dei problemi dell’economia e finanza globale; fra gli aspetti di preoccupazione include significativamente l’incontrollabilità delle grandi organizzazioni: “la mia seconda preoccupazione, avendo ricoperto incarichi manageriali, è che le organizzazioni molto grande e complesse diventano molto difficili da gestire, ed è ancora più difficile costringerle a rendere conto del loro operato”. Ecco un tema, non nuovo ma mai risolto, che merita tenere presente per il futuro…
L’articolo di Simonetta Fiori i soci tenuti all’oscuro sulla gestione della crisi Carocci e sul ruolo dell’Associazione Il Mulino riesce a dire molto in poco spazio sulla deriva delle organizzazioni del nostro tempo governate da un management sempre più appiattito su un presente senza respiro, che ignora il passato e subisce il futuro che verrà; è un contesto di generale depressione che la sociologa Chiara Saraceno arriva a rappresentare con crudezza: “La verità è che ci hanno sbattuto in faccia la nostra inutilità”.
Articoli come questo di Mats Alvesson : a stupidity based theory of organizations smontano le favolette correnti sull’economia della conoscenza e le smart organizations che valorizzano in mille modi competenze e talenti delle persone. Senza un approccio realistico alle problematiche delle risorse umane non si va da nessuna parte …
E’ uscito leadership & organizzazione con le 14 interviste di Chiara Lupi ad “altri manager”, o “manager altri”, personaggi che guidano organizzazioni particolari, dove gli aspetti economici, industriali e commerciali non sono dominanti rispetto a finalità più ampie che possono essere di ordine etico, estetico, culturale, creativo e altro ancora. Insieme a Renato Boniardi di GEA ho cercato di trarre da questi interventi alcuni spunti di riflessione in ottica organizzativa e di management.
Nel dibattito organizzato dalla società di consulenza internazionale mercer il tema della successione agli amministratori esecutivi e quello della pianificazione delle carriere è stato affrontato come una opportunità di riflessione sull’organizzazione, sui ruoli, sulle competenze interne alla luce degli scenari strategici, al di là delle tecniche più o meno sofisticate che possono essere adottate.