Archivi categoria: valutazione

Comprende commenti e materiali riferiti a esperienze e sistemi di valutazione

La qualità statica: ce la spiega il CNVSU

Questa relazione presentata al Convegno del 2007 del Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario sull’accreditamento è un buon esempio del concetto di qualità statica. Naturalmente anche questa forma della qualità è necessaria e utile, non si può vivere solo di qualità dinamica! (v.post di ieri su Musil). La qualità statica si presta alla quantificazione e anche il conseguirla può avere un prezzo. Come la relazione indica, “l’emissione di un certificato di qualità multisito per una Facoltà con diciotto CdS costa circa 10.000 euro per un triennio (prima certificazione e due visite di sorveglianza)”.

Convegno_accreditamento

Relazione_Elias

La qualità dinamica: ritroviamola in Musil

Per capire il concetto di qualità dinamica ci soccorre questo divertente dialogo tra Agathe e Ulrich in “L’uomo senza qualità”: 

“Tu sai – ella disse,- che io sono stata educata in un istituto molto pio; me ne è derivato un gusto della presa in giro che diventa addirittura irresistibile appena qualcuno parla di ideali religiosi.” (…)

“I sentimenti non sopportano di essere legati, certi sentimenti soprattutto. Io sono sicuro che le vostre buone suore credevano fermamente a quel che vi predicavano: ma guai se la fede è vecchia di un’ora! Questo è il fatto.” (…)

Agathe capì che la fede di quelle monache che le avevano tolto il gusto della fede era soltanto una riserva in scatola.  Marinata bensì nella propria natura perché non si perdesse nessuna delle qualità della fede, ma tuttavia non fresca…

 

Robert Musil, L’uomo senza qualità, p. 731 (ed. Einaudi, 1962)

Non è un paese per vecchi

 L’università italiana ha tanti problemi e tanti limiti ma è difficile riconoscerli nel quadro tratteggiato dall’articolo di Citati pubblicato con evidenza da Repubblica:  Citati

In risposta Bernardini ironizza giustamente sul rimpianto del tempo passato:   Bernardini

Viene però da chiedersi se una parte dei nostri problemi non provengono proprio dall’influenza eccessiva del pensiero di intellettuali come Citati nella società italiana: il metodo è sempre quello, giudizi pesanti fondati su vaghe ed episodiche impressioni, nessun riferimento empirico, nessuna verifica di quanto si sostiene con fatti accertati.

Chi critica ha sempre ragione?

Sul Corriere di oggi si ironizza sulla valutazione dei dirigenti all’Agenzia delle entrate, che premierebbe tutti al massimo sulla base di autovalutazioni. In realtà se leggiamo bene l’articolo solo il 10% alla fine ricevono il massimo dei voti, cosa che è difficile trovare anche in una multinazionale.

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Con tutti i limiti che può avere, l’esperienza dell’Agenzia Continua la lettura di Chi critica ha sempre ragione?

Mettere tutti sullo stesso piano o valutare i fatti?

Mentre al Forum PA si discute seriamente di come premiare i migliori sulla base di valutazioni serie e responsabili, basate sui fatti e non sulle intenzioni, la più seguita cronaca calcistica ci richiama bruscamente alla realtà della cultura dominante nel paese. Secondo il pensiero del Presidente della Lega Calcio anche nelle decisioni inerenti l’ordine pubblico il criterio di “mettere tutti sullo stesso piano” deve prevalere sulle valutazioni di comportamenti e fatti da parte di organismi professionali e indipendenti.

mettere tutti sullo stesso piano?

premiare-i-migliori?

Illusioni ottiche

La strada che conduce al miglioramento dei sistemi formativi ed educativi non solo è impervia ma deve attraversare tratti di deserto. Qui è possibile essere attratti da miraggi che portano fuori dal giusto percorso. Negli ultimi tempi si sta riponendo molta fiducia nelle ricette degli economisti, tanto che l’ufficio studi della Banca d’Italia sta diventando un riferimento importante anche per il mondo della scuola. Si tenga conto allora anche dei limiti inerenti agli approcci di politica economica, che a maggior ragione valgono quando ci si addentra in settori connotati da scopi multipli e grande intensità di relazioni interpersonali.

La legge di Goodhart recita: `When a measure becomes a target, it ceases to be a good measure’

goodhart’s law

auditing, educazione e legge di Goodhart

Polemiche inglesi e commento italiano

Lee Harvey, professore a Birmingham e uno dei maggiori specialisti europei di valutazione delle Università, è stato sospeso dall’incarico di direttore della ricerca e valutazione presso The Higher Education Academy, dopo la pubblicazione di una sua lettera su Times Higher Education di critica del metodo della National Student Survey (riportata in un precedente post del 27 aprile).

la polemica

Abbiamo conosciuto Harvey in occasione di alcuni incontri internazionali e abbiamo voluto esprimergli solidarietà con un commento sullo spazio dedicato da THE. Continua la lettura di Polemiche inglesi e commento italiano

A Venezia si premiano i docenti migliori

Forse non tutti sanno che alcune facoltà universitarie hanno preso molto sul serio le valutazioni periodiche espresse dagli studenti sulla qualità dei corsi e sull’efficacia didattica dei docenti. Per esempio a Ca’ Foscari la Facoltà di Economia pubblica da molti anni i risultati di queste valutazioni e vi è pure un premio per i docenti e i dipartimenti che ottengono i risultati migliori:  valutazione-docenti

In altri contesti, per esempio Scienze Politiche a Milano, si sta discutendo animatamente sulla proposta di fare qualcosa di simile. Si tratta comunque di segni di vitalità di una parte almeno del mondo universitario che mostra una capacità di mettersi in discussione forse superiore a quella di altre categorie professionali e sociali.

Non è facile valutare l’higher education

In Inghilterra infuria la polemica sul National Student Survey, una rilevazione dell’opinione degli studenti sulla qualità dei corsi universitari del tipo di quella che si fa anche in Italia. Il questionario adottato pone domande molto chiare e dirette: thestudentsurvey. Tuttavia la rilevazione è centralizzata dall’Agenzia di valutazione che ne userà i risultati per un ranking pubblico. Ciò determina pressioni sugli studenti per fare figurare bene la propria università, con il rischio di alterare la validità del test.

Una lettera al Times Higher Education ha sollevato il problema: Continua la lettura di Non è facile valutare l’higher education

Le Università europee in transizione

L’editore internazionale Edward Elgar ha pubblicato in aprile il volume collettivo European Universities in Transition. Le ricerche contenute nel volume corroborano la tesi che lo sviluppo delle differenze di strategie, strutture, modelli di riferimento tra le diverse università europee costituisce un fattore che rafforza il ruolo del sistema universitario nello scenario evolutivo della società e dell’economia in Europa e nel mondo. indice del volume 

Il libro, curato da Mazza, Quattrone e Riccaboni, contiene anche una nostra analisi sull’esperienza italiana di valutazione della ricerca: The Structure and Significance of the Italian Research Assessment Exercise (VTR) di E. Minelli, G. Rebora, E. Turri: un paper preliminare allo studio ora pubblicato è reso qui disponibile.

 Francisco O. Ramirez della Stanford University ha così commentato il libro: Continua la lettura di Le Università europee in transizione