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Rientrano in questo argomento gli interventi che riguardano le problematiche della formazione, della ricerca e del management universitario

Maria Montessori

La storia italiana è segnata da figure di innovatori individualmente forti, ma isolati, non sostenuti dal contesto. Si pensi a Maria Montessori, riproposta da un recente film televisivo come giovanissima studentessa che sfida l’ostilità del contesto accademico del tempo all’idea che una donna sudiasse da medico: film

 

 Fu lei la prima donna italiana a laurearsi in medicina. Sappiamo che poi Maria acquisì fama internazionale come fondatrice di un metodo e di un movimento nel campo dell’educazione dei bambini. Estese ai bambini normali l’attenzione destinata originariamente a quelli “ritardati”. Ma seppe anche resistere alle lusinghe della istituzionalizzazione del suo metodo da parte del regime fascista.  mariamontessori

 

 

Contro la tirannia di Power Point

 Le più aggiornate riflessioni sulle metodologie e tecnologie didattiche  criticano molto l’uso indiscriminato e poco creativo di tecnologie moderne e molto diffuse: viene così evocata la tirannia di powerpoint come emblema di una comunicazione didattica visualmente seduttiva e intellettualmente vuota. Un articolo di Yiannis Gabriel su Organization Studies, n. 2, 2008 sostiene che la tecnologia non solo supplisce ad analisi deboli, ma induce una  parcellizzazione della conoscenza in punti, una linearità forzata dell’argomentazione che inibisce improvvisazione, digressione e inventività. Questo tipo di tecnologia Continua la lettura di Contro la tirannia di Power Point

Qualità e management universitario

Il CODAU, Convegno permanente dei direttori amministrativi e dirigenti delle università italiane mi ha invitato a tenere una relazione al loro incontro annuale sul tema “QUALITA’ SIGNIFICA DETERMINARE I PROCESSI DI LAVORO IN FUNZIONE DELL’UTENZA”. “La managerialità a garanzia della qualità dei servizi “è il titolo di questo convegno che si terrà a Reggio Calabria il 19-20 settembre : programma

E’ un’occasione per me importante di confronto con i manager delle università italiane su un tema che cercherò di trattare nei termini del titolo assegnatomi dagli organizzatori ma anche mettendo in luce come la qualità presenti tanti volti e sfugga a tutti i tentativi di definizione.

Opposti estremismi

Da una parte abbiamo il prof. Israel che sostiene con chiarezza la sua tesi: se+consideriamo+la+scuola+come-una-azienda+la+portiamo+alla+rovina  e di conseguenza chiarisce ” che la scuola e l’università non sono aziende e servizi, che la cultura e l’istruzione non sono “prodotti”, che l’efficienza aziendalistica è assolutamente inappropriata e inefficiente in questo contesto, che l’idea di concepire alunni e famiglie come “utenti” è devastante, che il termine “customer satisfaction” andrebbe proscritto in questo contesto, salvo la valutazione di edifici, gabinetti e servizi accessori all’insegnamento propriamente detto…”.

Dall’altra parte assistiamo a spinte dalla base, amplificate dai  media, che porterebbero a forme anche rozze di una customer satisfaction autogestita, come quelle realizzate a Milano dagli studenti di acidopolitico  con il supporto del quotidiano La Repubblica:  Facolta-di-Scienze-politiche:I-voti-ai-ai-docenti

Palesemente l’idea dell’azienda Continua la lettura di Opposti estremismi

Giorgio Israel e Paul Valery

Nei giorni scorsi ci sono stati alcuni interventi interessanti del prof.  Giorgio Israel sul suo blog:  occasione-irripetibile-per-liberare-la- scuola e in un dibattito televisivo a La 7 : israel-pievani-a8emezzo

Vi troviamo alcune  affermazioni di principio come “conoscenza e cultura non si misurano”, oppure che “le griglie di valutazione non funzionano perché possono essere aggirate in mille modi”.  L’idea forza sottostante è bene espressa dal motto di Paul Valery che compare sul sito preceduto da una premessa provocatoria:

Una frase che occorrerebbe avere il coraggio di pronunciare senza paura delle strida dei beoti:
“A MIO AVVISO, IL VERO VALORE DI UN INSEGNAMENTO E’ IN RAGIONE INVERSA DELLA SUA UTILITA’ IMMEDIATA”  Paul Valéry

Io credo che questa sia una verità di fondo da non dimenticare mai , ma che non si possa sventolare come una bandiera, o una rivendicazione di superiorità intellettuale, davanti alla società di oggi e alle esigenze che esprime.

Un Convegno LIUC del 1998

Già 10 anni fa’ in LIUC si discuteva di valutazione nelle università e nelle PA. Ho ritrovato questo mio intervento che prospettava il lato oscuro dell’autonomia riconosciuta agli enti pubblici nei vari settori: “Il risvolto dell’autonomia è questo: ci sono luci ma anche ombre; qualcuno deve pagare i cattivi risultati!”.

1998-valutazione nell’università.pdf

E infatti abbiamo avuto il caso di Taranto, delle Regioni chiamate a sanare i deficit della sanità; mentre sappiamo che stanno emergendo altri casi di questo tipo molto gravi.

Ricerca e innovazione nello Statuto della Lombardia

 Il nuovo statuto della Regione Lombardia è stato approvato anche in seconda lettura. Mi fa piacere vedere che è stata accolta nella definitiva formulazione la mia proposta, accolta e presentata alle consultazioni della Commissione Statuto dal Rettore Decleva, di correggere il testo della bozza originaria in tema di ricerca e innovazione che iniziava in questo modo: ” 1. La Regione incentiva l’innovazione tecnica, scientifica e produttiva, gli investimenti e le iniziative nel campo della ricerca di base ed applicata al riguardo, così come quanto necessario al raggiungimento di risultati di eccellenza in tale ambito”  …

Ai nostri politici – di maggioranza e opposizione -viene naturale pensare alla ricerca, senza alcuna malizia, come qualcosa da “incentivare” e ai ricercatori come persone che innanzitutto ricercano finanziamenti. Sarà utile riflettere su questo da parte del mondo universitario, soprattutto. Il testo approvato parte da un presupposto diverso, considera la ricerca una forza autonoma della società, che ha un ruolo traente; prima di tutto è giusto che la Regione  riconosca questo ruolo, poi potrà valorizzarla ed eventualmente incentivarla. Segue il testo dell’art. 10 come è stato alla fine approvato. Continua la lettura di Ricerca e innovazione nello Statuto della Lombardia

Istruzione superiore e cambiamento

Il concetto che il cambiamento è continuo e incessante sta diventando la banalità di questo decennio. Questo almeno ci dice Guy Neave – un maestro degli studi internazionali di education – nel discorso tenuto nella sua festa di addio al Centre of Higher Education Policy Studies dell’Università di Twente: “la gabbia di vedetta e il banco dei rematori” :  neave . Un discorso che vale la pena di leggere.

Se un’ idea viene presa per buona da tutti senza un’ombra di dubbio diviene una banalità. E il compito degli studiosi liberi è di non prendere per buone le idee che nessuno discute.

Cristiana Compagno è Rettore a Udine

Apprendo oggi con soddisfazione che la collega Cristiana Compagno, docente di materie economico-aziendali e particolarmente competente sui temi dell’innovazione, è stata eletta Rettore dell’Università degli studi di Udine. Mi associo a quanto espresso dal presidente  dell’Accademia Italiana di Economia aziendale, Roberto Cafferata: “…E’ la prima volta per una donna che insegna materie economico-aziendali. L ‘Aidea è onorata di avere tra i propri soci il nuovo Rettore…”. Per me è un segno di vitalità e di speranza per il futuro delle università italiane.