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Rientrano in questo argomento gli interventi che riguardano le problematiche della formazione, della ricerca e del management universitario

Risorse umane imprenditoriali

In questa intervista ichak adizes sostiene che la sfida per l’Europa è oggi quella di alimentare la diversità che è nella sua storia e di sviluppare risorse umane con qualità imprenditoriali. Senza una classe imprenditoriale in crescita il sistema invecchia, aumenta il tasso di burocrazia che soffoca l’imprenditorialità e innesca un circolo vizioso. Le   business schools stanno fallendo perchè non insegnano a uscire dagli schemi e a prendersi rischi. Non stiamo sviluppando imprenditori se non per i mercati finanziari, con investment bankers, fund manager e consulenti. Ma queste professioni non costruiscono business, agiscono come in staff. Non incoraggiamo le persone a prendersi rischi ma insegnamo loro a valutarli e controllarli: interview_adizes

Management: la professione che non c’è

“From Higher Aims to Hired Hands:The Social Transformation of American Business Schools and the Unfulfilled Promise of Management as a Profession” è il titolo del libro di Rakesh Khurana che illustra come le business schools abbiano rinunciato all’ideale di fare del management una vera professione, accontentandosi di gestire dei prodotti, i master in business administration MBA, e di  trattare gli studenti come consumatori: khurana

Appiattiti sul business

Charles Handy in questa intervista critica la ricerca di management che è spesso mera registrazione delle best practices, che però sono spesso past practices nel momento in cui le ricerche sono pubblicate. Ci vorrebbe nelle business schools più curiosità intellettuale, più sfida dei modi di agire consolidati, più posti dove i leader del business vengono ad ascoltare più che a parlare. handy_interview.pdf

La natura umana comprende sia la ricerca del proprio interesse che la preoccupazione per gli altri. La formazione al business si è troppo sbilanciata sul primo lato, indulgendo alle ambizioni di studenti motivati solo a massimizzare il proprio reddito, non a essere leader di grandi organizzazioni. Il mondo e il business chiedono di meglio.

Contro l’università supermarket

The Times Higher Education se la prende con i media e i governi (USA e UK) che tengono sotto pressione università e studenti. Le ultime generazioni di studenti sono “overtested, overdrawn and overburdened”. Da sempre gli studenti sbagliano, errare può essere umano, certamente è umano correggere. L’errore è parte dell’apprendimento. Ciò che lo studente apprezza è Continua la lettura di Contro l’università supermarket

Imprenditorialità accademica

 Al Congresso annuale di The European Higher Education Society (EAIR)  tenuto a Copenaghen  anche quest’anno abbiamo  presentato un paper, dedicato questa volta allo studio di un caso di change management, valutabile credo in positivo: il Politecnico di Torino: Minelli-Rebora-Turri, Change-management-in-universities. Si riporta lo schema delle conclusioni, sugli insegnamenti da trarre da un caso di imprenditorialità accademica in tema di gestione del cambiamento: sintesi

L’università in Europa: Polishing the silver?

Il Congresso annuale di The European Higher Education Society (EAIR)  si è tenuto a Copenaghen dal 24 al 27 agosto sul tema : Polishing the silver: are we really improving higher education? programma

Il seme del dubbio instillato dal titolo del congresso ha prodotto i suoi effetti nel senso che il dilemma non  è stato risolto. A un certo punto i partecipanti si sono visti prospettare tre scenari di valutazione delle esperienze di miglioramento delle università in Europa nel segno della gestione manageriale, dei sistemi di qualità, dei ranking di eccellenza accademica: scenario scettico, scenario positivo, scenario middle way. Le valutazioni raccolte si sono divise tra scenario scettico e middle way, quasi nessuno vede positivo!

Ancora su università e valutazione

La rivista inglese Quality in Higher education ha pubblicato in luglio il nostro articolo how_can_evaluation_fail? The case of Italian universities (Minelli-Rebora-Turri). Sono esaminate luci ed ombre dei processi di valutazione introdotti negli ultimi anni, nella prospettiva del previsto avvio dell’Anvur, la nuova agenzia nazionale, ora sospeso dal governo. Il problema degli assetti di governance degli atenei emerge comunque al centro dell’interesse e delle preoccupazioni degli attori impegnati nelle attività valutative.

Eair: coltivare la virtù del dubbio

The European Higher Education Society (EAIR)  tiene a Copenaghen il proprio congresso annuale dedicato al tema Polishing the silver: are we really improving higher education? programma

Si tratta di un’organizzazione internazionale molto seria  e solida. Come tale sa mettere in discussione quanto avviene nel suo mondo, ma in modo critico e riflessivo non come fanno da noi i soliti e superficiali dispensatori di certezze.

Anche quest’anno qui presenteremo un paper dedicato questa volta allo studio di un caso di change management: il Politecnico di Torino.  minelli-rebora-turri-change-management-in-universities

Doppio ostacolo

 Il magazine della European Foundation for Management Development global focus pubblica un contributo di Andrew Pettigrew sul dibattuto tema dell’impatto pratico della ricerca di management, cui ho dedicato anch’io un recente paper:  ricerca senza qualità

 Oggi esiste una forte dicotomia tra gli studiosi di management che si dedicano a scrivere libri e articoli rigorosi, ma che hanno scarsa influenza sulla prassi,  e ricercatori applicati o consulenti che hanno più influenza sulle aziende ma non si curano di pubblicare ricerche valide scientificamente. Secondo Pettigrew, occorre invece incoraggiare i ricercatori di management ad affrontare un doppio ostacolo, di scientificità e impatto pratico, ma questo richiederebbe forme più spinte di collaborazione e co-produzione di ricerca col mondo aziendale.