Archivi categoria: Crisi dei controlli

Rientrano in questo argomento gli interventi sui casi di fallimento e crisi dei sistemi di controllo nelle organizzazioni e nella società

Trasparenza della PA

FORUMPA apre una discussione sull’importante riforma che ha trovato in Senato una condivisione bipartisan: facciamo-chiarezza-sul-disegno-di-legge-delega-antifannulloni-approvato-in-senato?  E’ un argomento che merita attenta riflessione: la promozione della trasparenza, a tutti i livelli, appare il contenuto di maggior rilievo che dà significato al provvedimento al di là dei facili slogan che sentiamo ripetere

Superbo sapere

Divertente questo articolo di geminello alvi che ironizza su certe pretese di alcuni economisti:

“Non meno fuori misura è stato peraltro l’economista Francesco Giavazzi che in Tv, sdegnato, coi capelli elettrici, s’è lamentato: che il governo non stia usando il superbo sapere degli economisti. Come se in questo cupo mestiere fossero da comprendersi solo se stesso e gli amici suoi, per cui il liberismo sarebbe di sinistra. Pure lui sdegnato poi da un’altra tragicomica scoperta: che Tremonti voglia rispettare i conti prestabiliti, non si contraddica, e dissenta da quella perversione finita male che è stato il prevalere della finanza americana. La qual cosa pure lei ci conferma in una certezza: alla vanità ferita di economisti in desiderio di dare consigli, ma mai al di sopra delle parti, come ai titoli tragici, è meglio non badare. I consigli migliori il governo fa bene a chiederli ad altri. E semmai se li potrebbe dare già da solo. Basterebbe usare sul serio l’idea meritoria di una economia sociale di mercato. Se significa qualcosa, essa implica il sano principio che meglio dei sussidi in denaro serva la creazione di nessi solidali, mutualistici, comunitari; e che su di essi occorra investire.”

Talebani del mercato, statalisti, nichilisti

Un importante articolo di Marco Vitale è uscito sul Sole 24 Ore del 2 novembre: I fondamentalismi da battere. Riappare il Vitale migliore, quello del pensiero critico sull’economia e sull’impresa che ha ispirato tra l’altro il progetto della nuova università LIUC. La crisi finanziaria è una lezione da studiare. L’incipit è portentoso con le parole di Don Abbondio nei promessi sposi “E’ stata un gran flagello questa peste; ma è anche stata una scopa; ha spazzato via certi soggetti che, figliuoli miei, non ce ne liberavamo più: verdi ,freschi, prosperosi… E in un batter d’occhio sono spariti, a cento per volta…”

Banche e Parmalat

L’accusa chiede pene forti al processo Parmalat e il PM Greco insiste sulla responsabilità delle banche:  «Senza il concorso degli istituti di credito la grande frode ai danni dei cittadini risparmiatori non sarebbe stata possibile…Il crollo finanziario internazionale di questi giorni dimostra ancora una volta che sul crac Parmalat avemmo l’intuizione giusta: le banche erano corresponsabili del disastro perchè di giorno e di notte lavorarono insieme al gruppo di Collecchio per fornire informazioni false», dice il pm.  E prosegue: «le banche aiutarono Parmalat a spacciare prodotti finanziari tossici, titoli che non avrebbero dovuto avere nemmeno il diritto di esistere. E sicuramente non sarà possibile accertare tutte le responsabilità di chi architettò la truffa e incassò stock option finite nei paradisi fiscali. Qui si parla solo di soldi e non di regole, da allora nulla è stato fatto per evitare che un altro caso Parmalat si ripeta in futuro».
 

Controllo strategico

Nel film di Sorrentino uno dei personaggi che affiancano Il Divo sembra ispirato a  Paolo_Cirino_Pomicino che di fatto faceva parte della corrente andreottiana della DC. Molto tempo è passato da quel periodo ma ora si scopre che il nostro è stato nominato Presidente del Comitato tecnico scientifico per il controllo_strategico_nelle_amministrazioni_dello_stato costituito alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Ancora su università e valutazione

La rivista inglese Quality in Higher education ha pubblicato in luglio il nostro articolo how_can_evaluation_fail? The case of Italian universities (Minelli-Rebora-Turri). Sono esaminate luci ed ombre dei processi di valutazione introdotti negli ultimi anni, nella prospettiva del previsto avvio dell’Anvur, la nuova agenzia nazionale, ora sospeso dal governo. Il problema degli assetti di governance degli atenei emerge comunque al centro dell’interesse e delle preoccupazioni degli attori impegnati nelle attività valutative.

Crisi dei controlli

Pochi giorni fa si parlava a Salerno dei rischi di fallimento dei controlli.  Ed ecco subito un caso eclatante nella sanità.  medici-arrestati Le vicende della “clinica degli orrori” di Milano hanno un grande impatto emotivo. Il rischio è di rilanciare polemiche di tipo ideologico su vizi e virtù di pubblico e privato.  Io credo che il modello lombardo di sanità sia positivo ed abbia migliorato qualità e costi dei servizi.  L’applicazione estesa della sussidiarietà con affidamento di servizi ai privati richiede certo un affinamento molto maggiore di quanto è avvenuto sinora dei sistemi operativi , tra cui quelli di controllo. Le nostre ricerche di base sui “rischi di fallimento dei controlli” contengono molte idee in questo campo che potrebbero essere sviluppate con applicazioni specifiche anche nel caso della sanità.

Un Convegno LIUC del 1998

Già 10 anni fa’ in LIUC si discuteva di valutazione nelle università e nelle PA. Ho ritrovato questo mio intervento che prospettava il lato oscuro dell’autonomia riconosciuta agli enti pubblici nei vari settori: “Il risvolto dell’autonomia è questo: ci sono luci ma anche ombre; qualcuno deve pagare i cattivi risultati!”.

1998-valutazione nell’università.pdf

E infatti abbiamo avuto il caso di Taranto, delle Regioni chiamate a sanare i deficit della sanità; mentre sappiamo che stanno emergendo altri casi di questo tipo molto gravi.