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Rientrano in questo argomento gli interventi che riguardano la gestione del cambiamento nelle organizzazioni.

Le contraddizioni del management pubblico

Quelli che incombono sulle PA di tutto il mondo sono Wicked problems, problemi maligni (o forse diabolici). Si tratta di problemi difficilmente isolabili, che si confrontano con realtà in cambiamento, che richiedono soluzioni nuove e sui quali i diversi soggetti coinvolti hanno idee diverse.

E’ questa l’espressione che potrebbe sintetizzare meglio di altre il contenuto essenziale emerso dalla  XVI Annual Conference della  International Research Society for Public Management (IR SPM), che si è conclusa stamattina a Roma. La Conferenza (Roma, 11-14 aprile, 2012) si è  significativamente intitolata Contradictions in Public Management. Managing in volatile times.IRSPM2012

Il New Public Management basato sulla trasposizione di logiche di performance management dal mondo delle imprese a quello delle PA è messo in discussione per la sua rigidità di fronte a uno scenario di complessità, incertezza, interdipendenza. Il paradigma emergente è invece quello della New Public Governance che lavora per linee orizzontali sui rapporti di collaborazione tra diverse amministrazioni. E che implica il riferimento a culture plurali, versatilità ed elasticità intellettuale, diverse da quelle del management classico. La logica dei risultati e delle conseguenze deve essere integrata con quella dell’appropriatezza e della rispondenza alle sensibilità soggettive. Non si scopre nulla, perché sono concetti che autori come Crozier e Wildawsky proponevano già negli anni ’60 del precedente secolo.

Resta da constatare che le linee di riforma delle PA ancora in atto in Italia restano nel solco dell’impostazione brunettiana del NPM, una brutta copia di un paradigma che mostra ormai la corda anche dove è stato concepito e più persuasivamente interpretato.

Malintesa efficienza

La soppressione dell’agenzia per il terzo settore  sembra sia giustificata con parole come queste: “il ministero al suo interno ha le risorse e le capacità per garantire le funzioni svolte finora dall’Agenzia in tema di vigilanza, indirizzo e promozione”. Secondo altre interpretazioni la decisione dipende dal fatto che si tratta di un ente piccolo, sotto la soglia stabilita da precedenti manovre. Se è così, siamo di fronte a una grave incomprensione dell’esigenza di arricchimento culturale delle nostre PA, in particolare di quelle centrali; il terzo settore ha un potenziale come forza di trasformazione sociale che può essere valorizzato da una struttura di coordinamento nazionale; il fatto che questa sia esterna all’amministrazione tradizionale è fondamentale perché ciò che serve è proprio un cambiamento delle modalità di rapporto tra PA e non profit nell’ottica dell’innovazione sociale e dell’economia civile.

Spiritualità della politica

Walter Tocci in queste confessioni_di_un_politico pubblicate  dalla Rivista di Psicologia analitica compie una riflessione inusuale e profonda che indaga nella spiritualità della politica alla ricerca delle radici del cambiamento di una società. Tra l’altro mostra come “Il vero politico agisce dentro la  trasformazione, ma con la testa altrove, senza farsi incantare dalle retoriche vincenti. Stare nel secolo, senza credere alle sue illusioni…mantenere, cioè, una radicale distanza intellettuale dal corso delle cose, muovendosi però con il realismo dei rapporti di forza…”

Significativo è anche il concetto proposto di “dissimulazione onesta” …v. Torquato Accetto