Tra i tanti temi possibili per ricordare Sergio Marchionne e il suo impatto sulla cultura e la pratica del management, mi è capitato di segnalare la conduzione del turnaround di Fiat nella fase iniziale (2004-2006) che ha definito un paradigma di riferimento per il change management.
La rivista pubblica un commento a più voci (Treu, Carrieri, Petrelli, Butera) del libro dell’AREL “Lavoro pubblico fuori dal tunnel?” da cui risultano i problemi irrisolti di 25 anni di riforme . L’ Editoriale individua i cambiamenti culturali necessari per uscire da uno schema ormai logoro.
Dai cosiddetti Millennials, i giovani entrati nel mondo del lavoro dopo il 2000, le aziende si aspettano molto, soprattutto la spinta alla trasformazione digitale; ma, come gallup avverte, c’è un problema: “only slightly more than a third of millennial workers strongly agree that the mission or purpose of their organization makes them feel their job is important”. Non basta qualche bella frase sui siti web per tramettere il senso del purpose, tanto meno per questi potenziali innovatori
Il dipinto di Tiepolo (figlio) il mondo nuovo evoca lo smarrimento diffuso di fronte a un futuro sconosciuto e incombente e la fiducia mal riposta in rimedi magici proposti da figure ambigue.
L’intervista di leonardo del vecchio al Corriere della Sera ripropone la dialettica tra imprenditore e manager, questa volta su una frontiera particolarmente avanzata, come quella di Luxottica.
Interessante però anche la rinuncia all’ “uomo solo al comando”: «Penso a un presidente all’anglosassone di grande esperienza e prestigio, non esecutivo e garante in consiglio di una gestione operativa suddivisa tra funzioni chiave e i manager di riferimento, come fosse un allenatore con la sua squadra, e con un capitano che gioca assieme agli altri».
Per i 40 anni dell’Istituto di Ricerca e Intervento sui Sistemi Organizzativi Federico Butera e Roberta Morici hanno organizzato un pomeriggio di confronto ad alto livello sui temi del lavoro e dell’organizzazione. Sono disponibili i filmati di tutti gli interventi dell’evento: IRSO
Questo libro fa il punto sullo stato dell’arte del cambiamento organizzativo, grazie all’apporto di valenti studiosi che da anni lavorano su queste tematiche e i cui contributi consentono di aprire la visione del processi di cambiamento organizzativo al di là di una dimensione tecnico-metodologica per trarre ispirazione dalle scienze sociali in una più estesa accezione.
L’amico Giorgio Invernizzi ha commentato l’enciclica Laudato Si’ dl punto di vista delle implicazioni per l’impresa: Invernizzi-laudato ravvisando le tre “denunce”: 1. Del potere tecnocratico 2. Della finanziarizzazione dell’economia 3. Della miopia della proprietà privata e del mercato. E individuando quindi le tre “sollecitazioni” nel senso di: 1. alzare lo sguardo: 2. responsabilità piena nei confronti dell’azienda 3. cambiamento dei processi decisionali correnti.
L’esempio di accenture potrebbe essere contagioso: la pesante routine della valutazione del personale che la periodicità annuale caratterizza come rito burocratico è vissuta con insofferenza, soprattutto dal management intermedio. E’ tempo di innovare anche in questo campo …