Archivi categoria: Change management

Rientrano in questo argomento gli interventi che riguardano la gestione del cambiamento nelle organizzazioni.

Intelligenza e libertà

Sono interessanti le posizioni del teologo Vito Mancuso, molto al di là dell’aspetto che riguarda cristianesimo e fede. Ecco alcuni interventi in cui :

 ripropone l’attualità di Simone Weil e del suo pensiero:  la-ragazza-che-sfido-il-tiranno

individua analogie e convergenze tra il pensiero egualmente rigido di scienziati materialisti (il pensiero neodarwinista ortodosso), da un lato, e la dottrina ufficiale della Chiesa cattolica in tema di bioetica, dall’altro “a prima vista sembra non ci debba essere nulla di più distante, ma le cose, forse, non stanno così”:  una-strana-convergenza

rivaluta la capacità di distinzione  tra diritto ed etica   propria dei vecchi democristiani come Andreotti:  etica-di-fronte-alla-vita-vegetale

L’impresa del futuro

Il nuovo global ceo study di ibm, produce una serie di documenti interessanti:

ceo-workforce  ;  global-ceo-study  ; making-change

Secondo IBM l’impresa del futuro è “affamata di cambiamento” ma per ora i ceo non sono soddisfatti di come questo viene affrontato:

“Our research with practitioners revealed practical insights about closing
the change gap – including the insight that soft, people-related
factors typically present greater challenges than hard, technology related
factors that are typically easier to identify and measure”.
 
 

 

Il futuro oltre la crisi

Sul Sole 24 ore del 14 dicembre Giuliano Amato scrive su “Le cose da fare e il respiro (nazionale) che manca”. Il futuro dopo la crisi richiede di sciogliere tre nodi principali : “meno ostacoli burocratici alla nascita e alla vita delle imprese, investimenti in innovazione e ricerca, valorizzazione del capitale umano”. Tutto ciò sembra pacifico ma “il problema è che queste parole sono diventate giaculatorie che ci ripetiamo a destra, a sinistra e in ogni dove, mentre in concreto tutto facciamo fuorché realizzarle, evidentemente perché ci sono ostacoli più forti di noi”… secondo Amato per la politica fare queste cose significa pagare un prezzo che negli ultimi 15 anni nessuno ha voluto sostenere.

Squadra di leader

La Repubblica ha pubblicato l’  intervento di Sergio Marchionne all’incontro di fine anno con i dirigenti del gruppo Fiat. Significativa la conclusione su cambiamento e squadra di leader:

” Il 2009 sarà un anno carico di significato. Se la realtà ci cambia sotto gli occhi, anche noi dobbiamo cambiare, e cambiare di continuo. Questo vuol dire che nessuno può fare più conto sulle certezze di ieri. Sono convinto, oggi più che mai, che la più grande qualità della Fiat risieda nell’avere una squadra di leader che può dare prova di tutto il suo valore nel gestire questa fase”.