Il progetto di pietroichino per una grande semplificazione del diritto del lavoro individua la strada giusta per una vera innovazione nel campo normativo. Anziché scrivere nuove leggi sempre più complicate occorre diradare la selva che si è formata negli ultimi 20 anni e che soffoca un po’ tutti i settori di attività.
Ieri il Consiglio dei Ministri ha definitivamente approvato il decreto legislativo attuativo della “riforma Brunetta” che tra poco entrerà in vigore. Sull’argomento si segnala il nuovo numero in uscita di Risorse Umane nella PA che contiene una serie di riflessioni critiche, tra cui il mio commento al testo preliminare.
Si attende dopo il perfezionamento dei pareri parlamentari il varo definitivo del più importante decreto legislativo della legge-riforma-pubblica-amministrazione . Come evidenzia il commento del Sole 24 ore i principi non sono nuovi ma ribadiscono l’impostazione originaria della 421 del 1992 (governo Amato): il problema vero è l’attuazione. Si ricomincia così da capo?
Partecipiamo alla International Conference on Changing Universities: Governance, Relevance, Performance 29 September – 2 October 2009, Istanbul, Turkey: presentando il paper:New Patterns of University Governance and Evaluation (Gianfranco Rebora , Eliana Minelli and Matteo Turri: slides ) che sintetizza i contenuti di ricerca da noi elaborati negli ultimi anni: istanbulconferenceprogramme
Una ricerca di Adecco Institute , che ha considerato oltre 500 aziende in Germania, Regno Unito, Francia, Spagna e Italia, rileva che la crisi manifestatasi nel 2008 ha determinato un fenomeno generale nelle aziende europee che hanno abbreviato l’orizzonte di riferimento per le politiche del personale e la programmazione degli organici ed hanno visto peggiorare il proprio indice di efficienza demografica. Questo indice, elaborato da Adecco Institute, sintetizza lo stato delle pratiche aziendali in cinque aree: gestione delle carriere, apprendimento e formazione nell’intero arco della vita (lifelong learning), knowledge management, tutela e promozione della salute, diversity management. La caduta di questo indice è forte per tutti (da 182 a 172 punti in media) e costituisce un segnale forte del fatto che le imprese affrontano un problema di lungo termine in un logica di breve termine. Più in generale si registra un trend nel senso dell’abbreviazione nell’orizzonte di riferimento della programmazione del personale. L’arco temporale di pianificazione è sceso dal 2007 al 2008 da 1,1 anni a 1,0 per l’intero personale e da 1,3 a 1,2 anni per professionals & executives, proseguendo peraltro una tendenza calante che dura da un triennio e che appare un chiaro sintomo di una crescente insicurezza sulle prospettive dell’economia accentuata nell’ultimo anno dalla crisi finanziaria globale. Continua la lettura di Efficienza demografica→
Sul sito della CRUI è disponibile il rapporto di European House Ambrosetti su università e sfida competitiva che contiene proposte organiche e innovative per il rilancio dell’università italiana, facendo leva sulla valutazione dei risultati e su un’impostazione meritocratica. E’ un progetto certo di non facile realizzazione ma ha il merito di essere esposto in modo preciso e concreto.
Liberare il pensiero all’interno delle organizzazioni per un salto di creatività e produttività questo è il succo della intervista di Marco Vitale: per farlo occorre evitare di seguire le ricette di alcune categorie di suggeritori: agevolisti, congiunturalisti, minimalisti, nihilisti e anche statalisti….
C’è stato l’atteso discorso di Obama al Congresso sulla riforma della sanità USA. Ma è soprattutto interessante l’approccio di change management che si può vedere dal sito web dedicato al problema: health-care-action-center
Il processo di riforme della PA si trova di fronte a un passaggio critico costituito dall’irrisolto e storico conflitto di competenze tra il Dipartimento della Funzione pubblica (che fa capo alla Presidenza del Consiglio come ministero senza portafoglio) e Il Ministero dell’economia. Indipendentemente dai ministri che si sono succeduti nel tempo queste strutture non hanno mai collaborato in modo apprezzabile nell’implementazione delle riforme, determinando uno dei motivi non secondari per gli insuccessi del passato. Sarà ancora così?
La legge Brunetta è stata definitivamente approvata in Parlamento: E’ una legge delega che apre molti fronti che saranno affrontati anche con i successivi provvedimenti, per la maggior parte non nuovi: produttività delle amministrazioni, valutazione, regole delle relazioni sindacati, ecc. Non mancheranno occasioni per discutere ma anche per operare in modo innovativo in questi settori.