Tutti gli articoli di gianni

Riformare le PA: un problema di metodo

Oggi si apre a Roma il Forum PA 2008 che ha al suo centro il tema dell’innovazione. L’occasione è importante anche perché coincide con la fase di avvio del nuovo governo e prevede nel suo programma la prima uscita pubblica del nuovo Ministro per la Pubblica amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta.

E’ il momento giusto per prendere atto che è necessaria una decisa svolta nel metodo stesso delle riforme per ottenere risultati concreti.  Quelle minoranze attive e vitali, care a De Rita e presenti anche nella PA, possono innervare una nuova generazione di progetti di change management che integrino i diversi aspetti dell’ordinamento formale, del disegno di strutture, delle tecnologie e della formazione. Ma al fondo esiste un problema di  metodo  delle riforme.

Uno spazio di lavoro sul web

 In questi giorni ho iniziato a comunicare, cominciando dall’ambiente della mia università, l’avvio di questo  sito/blog sul tema delle risorse umane. Ciò significa per me sperimentare un metodo di lavoro più aperto e interattivo con la diffusione di idee e  contenuti anche in corso di elaborazione. Grazie a chi vorrà prestare attenzione e contribuire.

Illusioni ottiche

La strada che conduce al miglioramento dei sistemi formativi ed educativi non solo è impervia ma deve attraversare tratti di deserto. Qui è possibile essere attratti da miraggi che portano fuori dal giusto percorso. Negli ultimi tempi si sta riponendo molta fiducia nelle ricette degli economisti, tanto che l’ufficio studi della Banca d’Italia sta diventando un riferimento importante anche per il mondo della scuola. Si tenga conto allora anche dei limiti inerenti agli approcci di politica economica, che a maggior ragione valgono quando ci si addentra in settori connotati da scopi multipli e grande intensità di relazioni interpersonali.

La legge di Goodhart recita: `When a measure becomes a target, it ceases to be a good measure’

goodhart’s law

auditing, educazione e legge di Goodhart

Polemiche inglesi e commento italiano

Lee Harvey, professore a Birmingham e uno dei maggiori specialisti europei di valutazione delle Università, è stato sospeso dall’incarico di direttore della ricerca e valutazione presso The Higher Education Academy, dopo la pubblicazione di una sua lettera su Times Higher Education di critica del metodo della National Student Survey (riportata in un precedente post del 27 aprile).

la polemica

Abbiamo conosciuto Harvey in occasione di alcuni incontri internazionali e abbiamo voluto esprimergli solidarietà con un commento sullo spazio dedicato da THE. Continua la lettura di Polemiche inglesi e commento italiano

A Venezia si premiano i docenti migliori

Forse non tutti sanno che alcune facoltà universitarie hanno preso molto sul serio le valutazioni periodiche espresse dagli studenti sulla qualità dei corsi e sull’efficacia didattica dei docenti. Per esempio a Ca’ Foscari la Facoltà di Economia pubblica da molti anni i risultati di queste valutazioni e vi è pure un premio per i docenti e i dipartimenti che ottengono i risultati migliori:  valutazione-docenti

In altri contesti, per esempio Scienze Politiche a Milano, si sta discutendo animatamente sulla proposta di fare qualcosa di simile. Si tratta comunque di segni di vitalità di una parte almeno del mondo universitario che mostra una capacità di mettersi in discussione forse superiore a quella di altre categorie professionali e sociali.

Formazione e ricerca: motori di sviluppo

La scuola e in generale la formazione operano sulla linea di confine tra diversi mondi e il  loro stesso miglioramento richiede l’apertura al dialogo e al confronto nella consapevolezza della complessità. Per questo è importante l’incontro di oggi alla LIUC con il coinvolgimento di esponenti dell’economia (Corrado Passera), delle istituzioni (Adriano De Maio) e della stessa amministrazione scolastica (Mario Dutto):  programma

Significativo in proposito è il recente  quaderno bianco sulla scuola elaborato per conto del Ministero dell’Economia da un gruppo di lavoro interdisciplinare.

Le minoranze attive non bastano per cambiare le PA

Secondo il presidente del Censis Giuseppe de Rita l’Italia è il paese delle minoranze attive e vitali che almeno nell’economia riescono ancora a contrastare il declino. Nel Convegno di apertura del ForumPA, il prossimo 12 maggio, De Rita affronterà il tema in relazione alle prospettive di cambiamento e modernizzazione delle amministrazioni pubbliche: una minoranza di innovatori è presente anche qui ma non riesce a fare sistema e massa critica per risolvere una situazione radicata, in cui oggi è difficile investire, per ragioni di poteri locali, di pesantezza delle istituzioni, di burocratizzazione, di lentezza della giustizia. Anche la più attiva tra le reti di funzionari locali si trova bloccata dalla lentezza delle procedure burocratiche, che investe ogni iniziativa, e dall’eccessivo numero di norme da seguire.

giuseppe-de-rita-le-minoranze-vitali-che-spezzano-l-inerzia-italiana

Dopo Babele: la diversità come energia di sviluppo

Si è svolto il 2 e 3 maggio a Sorrrento il Congresso nazionale dell’Associazione Italiana per la Direzione del personale. Nell’introdurre la sessione di lavoro sulla gestione delle diversità ho richiamato come si possa leggere in positivo l’effetto “Torre di Babele”: la pluralità dei linguaggi alimenta il rischio della dispersione ma indica anche come la diversità sia necessaria e rappresenti una fondamentale fonte di energia per lo sviluppo delle realtà umane e sociali. E’ fallimentare invece la pretesa di realizzare costruzioni totalizzanti, come era l’idea grandiosa della torre che arriva al cielo.

presentazione sessione congresso AIDP

Laborlab: l’innovazione nelle PA

Milano 30 aprile: intervengo alla Laborlab Academy con una testimonianza sul tema della innovazione nelle amministrazioni pubbliche, nell’ambito del corso per i nuovi operatori del mercato del lavoro che rientra nel  progettolaborlab cui anche la LIUC partecipa.

In apertura ho proposto il quiz su “burocrazia e innovazione”. E’ venuta fuori la risposta giusta Continua la lettura di Laborlab: l’innovazione nelle PA