Tutti gli articoli di gianni

Operazione trasparenza

L’iniziativa del Ministro Brunetta di dare trasparenza ai dati su retribuzioni, incarichi e curricula dei dirigenti pubblici rilancia in modo forte l’attenzione sulle riforme delle PA e va nella direzione giusta se apre la strada all’adozione di criteri condivisi e generalizzati in tutta la PA, evitando di cavalcare solo l’onda polemica dell’opinione pubblica e agganciandosi a un lavoro serio e pragmatico sul campo: trasparenza.

Segnalo al proposito l’articolo di Renato Ruffini su Il Sole 24 Ore di lunedì 26 maggio, che Continua la lettura di Operazione trasparenza

La qualità statica: ce la spiega il CNVSU

Questa relazione presentata al Convegno del 2007 del Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario sull’accreditamento è un buon esempio del concetto di qualità statica. Naturalmente anche questa forma della qualità è necessaria e utile, non si può vivere solo di qualità dinamica! (v.post di ieri su Musil). La qualità statica si presta alla quantificazione e anche il conseguirla può avere un prezzo. Come la relazione indica, “l’emissione di un certificato di qualità multisito per una Facoltà con diciotto CdS costa circa 10.000 euro per un triennio (prima certificazione e due visite di sorveglianza)”.

Convegno_accreditamento

Relazione_Elias

La qualità dinamica: ritroviamola in Musil

Per capire il concetto di qualità dinamica ci soccorre questo divertente dialogo tra Agathe e Ulrich in “L’uomo senza qualità”: 

“Tu sai – ella disse,- che io sono stata educata in un istituto molto pio; me ne è derivato un gusto della presa in giro che diventa addirittura irresistibile appena qualcuno parla di ideali religiosi.” (…)

“I sentimenti non sopportano di essere legati, certi sentimenti soprattutto. Io sono sicuro che le vostre buone suore credevano fermamente a quel che vi predicavano: ma guai se la fede è vecchia di un’ora! Questo è il fatto.” (…)

Agathe capì che la fede di quelle monache che le avevano tolto il gusto della fede era soltanto una riserva in scatola.  Marinata bensì nella propria natura perché non si perdesse nessuna delle qualità della fede, ma tuttavia non fresca…

 

Robert Musil, L’uomo senza qualità, p. 731 (ed. Einaudi, 1962)

Non è un paese per vecchi

 L’università italiana ha tanti problemi e tanti limiti ma è difficile riconoscerli nel quadro tratteggiato dall’articolo di Citati pubblicato con evidenza da Repubblica:  Citati

In risposta Bernardini ironizza giustamente sul rimpianto del tempo passato:   Bernardini

Viene però da chiedersi se una parte dei nostri problemi non provengono proprio dall’influenza eccessiva del pensiero di intellettuali come Citati nella società italiana: il metodo è sempre quello, giudizi pesanti fondati su vaghe ed episodiche impressioni, nessun riferimento empirico, nessuna verifica di quanto si sostiene con fatti accertati.

Letture e visioni: si parla di scuola

E’ uscito il n° 2, 2008 di Risorse umane nella PA: sommario
Contiene tra l’altro un editoriale di Renato Ruffini (C’ è ancora posto?)  e una nuova uscita di Letture e visioni che commenta il film Freedom writers sul tema della diversità.

La vicenda di Erin Gruwell, che avviò innovazioni didattiche di ampia portata nel suo primo anno di insegnamento, stimolata da una classe piena di problemi e di “diversità”, può essere letta  Continua la lettura di Letture e visioni: si parla di scuola

Chi critica ha sempre ragione?

Sul Corriere di oggi si ironizza sulla valutazione dei dirigenti all’Agenzia delle entrate, che premierebbe tutti al massimo sulla base di autovalutazioni. In realtà se leggiamo bene l’articolo solo il 10% alla fine ricevono il massimo dei voti, cosa che è difficile trovare anche in una multinazionale.

dirigenti_si_promuovono_da_soli

Con tutti i limiti che può avere, l’esperienza dell’Agenzia Continua la lettura di Chi critica ha sempre ragione?

Sanità e innovazione

La sanità è un settore di grande potenziale per il futuro e rappresenta una frontiera anche per il management. L’intervista a Forum PA dell’assessore lombardo Bresciani individua il triangolo virtuoso sanità-università-industria come possibile motore di sviluppo e generazione di valore.

intervista bresciani

L’intervento pubblico in questo settore ha quindi un profondo significato ma deve saper combinarsi con tutte le energie presenti nella società, quelle che danno spinta all’innovazione tecnologica ma anche la cultura delle professioni e i contributi del mondo associativo.

Brunetta: salario ombra, bastone e carota

Il neo-ministro Renato Brunetta ha fatto un intervento interessante in conclusione al ForumPA, rilanciando con toni misurati ma decisi quella prospettiva di cambiamento che si era un po’ persa dal 2000 in poi. Ha anche espresso in termini semplici una sua teoria sull’impiego pubblico che sottolinea l’esigenza di incentivi, premi e punizioni legati a una trasparenza di obiettivi e risultati.

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Ha riconosciuto che la motivazione intrinseca ai compiti risulta l’unico fattore che agisce come spinta nella PA, risultando un fattore inaspettato per una visione da economista. In passato Bassanini aveva puntato sulle riforme della normativa, più recentemente Stanca e Nicolais hanno promosso l’innovazione tecnologica. Ora si affaccia un discorso di incentivi. In realtà molte strade sono state già provate e percorse e forse non si analizza abbastanza, a livello empirico, cosa ha funzionato e cosa no e per quali motivi.

De Rita: cambiare dal basso

Nel suo atteso intervento al Forum PA De Rita ha sostenuto che la pretesa di riformare dall’alto la PA è destinata al fallimento, mentre occorre procedere dal basso, con l’iniziativa dei funzionari e delle singole amministrazioni.

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Si può condividere l’idea che le riforme generali e trasversali non funzionano, ma strategie di semplificazione e razionalizzazione traggono certamente benefici da una regia di sistema. Un approccio di change management può utilmente mediare, in contesti delimitati e governabili, l’approccio dall’alto e quello dal basso.

Mettere tutti sullo stesso piano o valutare i fatti?

Mentre al Forum PA si discute seriamente di come premiare i migliori sulla base di valutazioni serie e responsabili, basate sui fatti e non sulle intenzioni, la più seguita cronaca calcistica ci richiama bruscamente alla realtà della cultura dominante nel paese. Secondo il pensiero del Presidente della Lega Calcio anche nelle decisioni inerenti l’ordine pubblico il criterio di “mettere tutti sullo stesso piano” deve prevalere sulle valutazioni di comportamenti e fatti da parte di organismi professionali e indipendenti.

mettere tutti sullo stesso piano?

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