Il furbo è un intelligente che sbaglia mira

Questa frase è nell’articolo del teologo  vito mancuso  che offre parecchi spunti di interesse: 

“… in Italia i più ritengono che il singolo sia più importante della società, e per il bene del singolo non si esita a depredare il bene comune della società. Da qui il tipico male italiano che è la furbizia, uso distorto dell’ intelligenza. Il furbo è un intelligente che sbaglia mira, che non ha un oggetto adeguato su cui dirigere l’ intelligenza, che non capisce il primato dell’ oggettività e la dirige solo su di sé. Al contrario chi sa usare davvero l’ intelligenza capisce che la vita contiene valori più grandi del suo piccolo Io, e di conseguenza vi si dedica. L’ intelligente gravita attorno a una stella, il furbo invece fa di se stesso la stella attorno a cui tutto deve ruotare. Con l’ ovvio risultato che un insieme di intelligenti è in grado di creare un sistema, in questo caso non solare ma sociale, mentre un insieme di furbi è destinato semplicemente al caos e alla reciproca sopraffazione. Noi italiani siamo più corrotti perché usiamo in modo distorto la nostra intelligenza, e tale distorsione la si deve alla mancanza di un’ idea comune più grande dell’ Io, cioè di una religione civile e dell’ etica che ne discende”.