La questione della dirigenza pubblica e del suo rapporto con la politica è affontata ancora troppo superficialmente nel dibattito, e anche nella campagna elettorale: si vede questa discussione avviata da stancanelli (ItaliaFutura) che critica l’intervento di alesina & giavazzi molto radicali a loro volta nel valutare il potere bloccante delle burocrazie pubbliche verso le intenzioni riformatrici di alcuni ministri. Promuovere l’indipendenza del dirigente, oppure la sua capacità di corrispondere a un disegno di innovazione? In astratto ci sono ragioni da entrambe le parti. Tuttavia per ricostruire la dirigenza pubblica come corpo tecnico affidabile e autonomo ci vorranno molti anni; nè la valutazione oggettiva dei risultati appare uno strumento applicabile nel breve; si apre una fase di transizione molto dura per risanare guasti di un decennio, che richiede un approccio più pragmatico che dia spazio anche a uno spoil system, purchè regolato ed esposto a forme di trasparenza totale ..