Jim March , ormai ultranovantenne, nel discorso in occasione del suo ritiro a Stanford ha lasciato una lezione indimenticabile, sintetizzabile nell’invito a basare la propria azione “not on anticipations of consequences but on attempts to fulfill the obligations of personal and social identities and senses of self.”
Questo in tema di università e di scuole di management ma anche di prospettive personali.