Attese esagerate?

Il processo di gestazione dell’Anvur, l’agenzia di valutazione delle università, è durato 4 anni e non è ancora finito. Una così lunga attesa finisce per gonfiare le aspettative,  come evidenzia questo intervento del rettore del politecnico di Torino: profumo  che a questo punto si aspetta la messa a punto di ‘un sistema di valutazione del sistema universitario italiano, che consenta di dare più stimoli e più risorse alle università che lo meriteranno’ .  Ciò fa tornare a mente le parole di uno dei padri della valutazione Quinn Michael Patton sul rischio di eccesso di attenzione: ‘A major new concern has emerged that perhaps too much attention is being paid to evaluation – attention of a wrong kind – leading to expecting more than evaluation can deliver, high stakes decision making that goes beyond the evidence, politicalization and distortion of findings, misuses of evaluation, bloated rhetoric about accountability, huge expenditure on poorly done and useless studies and a likely decline in quality as demand has outstripped the capacity for high-quality supply.’   Il buon funzionamento di un sistema di valutazione non dipende solo dalla responsabilità assunta dai pochi esperti che guideranno l’Anvur ma dalle diverse componenti di tutto un sistema (governo e parlamento, burocrazia ministeriale, comunità scientifiche e professionali, organi di controllo e giurisdizione, media ecc.) i cui comportamenti sono da anni palesemente indadeguati…