Superbo sapere

Divertente questo articolo di geminello alvi che ironizza su certe pretese di alcuni economisti:

“Non meno fuori misura è stato peraltro l’economista Francesco Giavazzi che in Tv, sdegnato, coi capelli elettrici, s’è lamentato: che il governo non stia usando il superbo sapere degli economisti. Come se in questo cupo mestiere fossero da comprendersi solo se stesso e gli amici suoi, per cui il liberismo sarebbe di sinistra. Pure lui sdegnato poi da un’altra tragicomica scoperta: che Tremonti voglia rispettare i conti prestabiliti, non si contraddica, e dissenta da quella perversione finita male che è stato il prevalere della finanza americana. La qual cosa pure lei ci conferma in una certezza: alla vanità ferita di economisti in desiderio di dare consigli, ma mai al di sopra delle parti, come ai titoli tragici, è meglio non badare. I consigli migliori il governo fa bene a chiederli ad altri. E semmai se li potrebbe dare già da solo. Basterebbe usare sul serio l’idea meritoria di una economia sociale di mercato. Se significa qualcosa, essa implica il sano principio che meglio dei sussidi in denaro serva la creazione di nessi solidali, mutualistici, comunitari; e che su di essi occorra investire.”