Confusione di idee

Talvolta gli economisti sorprendono…  Di solito ci affliggono con la pretesa di misurare tutto attraverso modelli e indicatori. Poi capita che qualcuno di loro  candidamente dichiara:

“Chi invoca le buone ragioni della globalizzazione rischia invece di rimanere solo, vox clamantis in deserto. Ciò è a parer mio in parte inevitabile, non tanto perché i vantaggi della globalizzazione sono difficili da spiegare, quanto piuttosto perché sono difficili da misurare. Per ironia della sorte, gli economisti hanno dapprima sviluppato raffinate argomentazioni libero-scambiste, per poi trovarsi a doverle dimostrare utilizzando indicatori statistici che li smentiscono puntualmente, perché del tutto inadeguati a misurare i benefici del libero scambio. Ma c’è di peggio. Questi indicatori registrano un peggioramento della performance economica proprio laddove la globalizzazione dispiega al meglio i suoi effetti”.

Si legga il resto in: pil,l’ossessione…